La verità è che non gli piaci abbastanza

E’ il titolo di un film del 2009. Non e’ certo da Oscar ma chiarisce una verità importante: se non ti cerca è perché non ti vuole. Quante volte ci siamo cascati?

A me è successo un po’ di volte. Conoscevo un ragazzo, lo corteggiavo, uscivamo a cena; il giorno dopo lo chiamavo, lo richiamavo e lo cercavo ancora: ero sempre io a sollecitare l’incontro. Poi iniziavo a chiedere consigli alle mie amiche, e mi dicevo: “beh se non mi cerca forse e’ perche’ non ha tempo” oppure “sicuramente non legge i miei messaggi perche’ ha un cellulare vecchio” o ancora “non mi ha risposto perchè non ha sentito squillare il cellulare” e cosi’ via…

Balle, tutte balle! Non era minimamente interessato al prodotto!

Un mantra da ripeterci sempre è: “se il giorno dopo non mi cerca o  visualizza il mio whatsapp ma non risponde è perché non mi vuole. Avanti il prossimo”.

E fateci caso, questo errore lo facciamo anche in altri ambiti. Se non riceviamo un “bravo” al lavoro, pensiamo “il mio capo non ha avuto tempo”, invece che un onesto “ho semplicemente fatto il mio dovere”. E ancora: “non dico a Laura che sta sbagliando se no la faccio soffrire”. La verita’ e’ che non glielo dico perchè non ho il coraggio di affrontarla dicendo le cose come stanno!

Difficile vero? Eh si.

Ora non voglio fare della filosofa spiccia, ma come sempre uno schemino per aiutarmi a dare delle risposte ai problemi della vita me lo sono fatto!

Provo a riassumerlo con una sigla: IF. Che in inglese vuol anche dire SE. Se penso a perche’ faccio un errore, smetto di farlo.

IF come le due grandi cause dei nostri errori di valutazione: Insicurezza e Fame.

Insicurezza prima di tutto perché abbiamo una paura tremenda di rimanere soli. “No man is an island”, quindi spesso andiamo alla disperata ricerca di un’ anima gemella, o anche solo sorella, ma ci facciamo bastare pure un’anima cugina a volte… e quando la troviamo, anche se nel nostro cuore sappiamo che non e’ quella giusta, ci accontentiamo.

Eh si mi piaccio tanto 🤗

Abbiamo anche paura del fallimento: pensare di non essere apprezzati provoca angoscia e disperazione. Siamo fragili, tormentati dal senso di colpa fin da quando eravamo bambini (a me a scuola dicevano sempre: “devi confessarti! hai commesso peccato! Per riuscire nella vita devi fare molto di piu’ e molto meglio!”); cosi’,  anche quando nel nostro intimo sentiamo che la nostra storia non andra’ lontano,  pur di non ammettere un fallimento andiamo avanti, peggiorando solo la nostra frustrazione.

Fame: vi ricordate il mitico discorso di Steve Jobs: Stay Hungry, Stay Foolish? (Siate affamati, siate folli) Siamo un po’ cresciuti con il mito di questa fame. Fame di emozioni naturalmente, perché noi vogliamo il cuore che palpita, ne abbiamo un disperato bisogno. La filmografia americana ci ha ripetuto milioni di volte come deve essere la storia perfetta: lui e lei si incontrano, si amano in modo spudorato, poi qualcuno o qualcosa li separa ma alla fine va tutto bene. Quindi anche se un po’ sappiamo che il mondo non funziona proprio così, vogliamo che almeno la nostra storia d’amore sia un po’ da film, desideriamo raccontare alle nostre amiche che siamo i protagonisti! A tale proposito vi consiglio una serie su Netflix, il titolo è SKAM, racconta con dialoghi molto raffinati le emozioni e le scoperte che si fanno ai tempi del liceo. Straordinaria: l’ha approvata anche Michela Murgia 🙂

Come fare quindi a scavalcare il grande IF? Beh io ci sono arrivato dopo un pò di porte in faccia e con un grande lavoro su me stesso.

Oggi per me l’importante e’ stare bene… con me: mi piaccio e mi sento realizzato. Sono nel pieno della mia vita, ho accettato le mie rughe e i capelli sale e pepe, e convivo con i miei limiti (due Keepall di Vuitton non bastano).

Ho avuto la fortuna di incontrare Davide che mi fa stare meglio di come starei da solo. (vedi articolo su di noi Ecco)

Sono anche padrone del mio tempo: non voglio investirlo inutilmente, distinuguo bene le mie priorita’ dai semplici divertissememt (a tal proposito Ecco cosa ho scritto).

In fondo dirsi la verità significa solo accettare che ognuno ha i propri gusti: noi possiamo non piacere a qualcuno ma siamo belli a prescindere! Ma solo amando noi stessi mostreremo la nostra immensa bellezza a chi vorra’ vederla. E solo amando noi stessi riusciremo a vedere la bellezza ovunque, perche’ avremo imparato a cercarla.

Ascoltami

Pubblicato da Maurizio Bramezza

Blogger & Happiness Coach

6 pensieri riguardo “La verità è che non gli piaci abbastanza

  1. La mia insegnante di arte al liceo un giorno, spiegando un’ opera d’ arte che personalmente non reputo la migliore di Michelangelo, La Pietà, disse:”Ci sarà sempre qualcuno che non l’ apprezzerà ma non importa, in quel momento, Michelagelo, aveva reputato l’ opera il suo miglior lavoro in assoluto”.
    Nonostante i miei errori fatti, spiegati egregiamete da Maurizio, non ho mai dimenticato le parole della professoressa anche nei periodi bui della mia vita a prescindere dall’ambito a cui le a davo ad applicare amore, lavoro, rapporti interpersonali.

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  2. Sei stato esaustivo, come sempre nei tuoi racconti che condivido pienamente.🥰
    Purtroppo alcune persone non vogliono vedere come stanno realmente le cose e si creano una verità che non esiste….
    Un abbraccio 🤗

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  3. Mi sono molto ritrovata nella descrizione della difficoltà nell’affrontare conversazioni difficili, nel bisogno malsano dell’approvazione da parte degli altri e nel perenne senso di colpa…bello sapere di nom essere soli!

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