Il viaggio.

Le mie fedeli compagne.

La prima volta che salii su un aereo fu a 16 anni quando andai a Londra per studiare. Fu un’esperienza indimenticabile perché era una tappa importante per scoprire il mondo. Non avevo paura di volare, al contrario ero eccitato perché avrei potuto studiare inglese, conoscere nuove persone, scoprire una capitale ed un nuovo Paese.

Per me il viaggio è tutto questo e molto di più.

Incontrare nuove culture, conoscere persone, gustare cibi, perdermi nella natura, percorrere nuovi viali, provare hotel e ristoranti, scoprirmi diverso ogni istante e mettermi alla prova.

Io penso che il denaro utilizzato per viaggiare sia investito e non speso.

Guardare, dialogare ed ascoltare le persone è una fortuna inestimabile, soprattutto se appartengono ad una cultura diversa dalla mia.

Non ho mai smesso di farlo e finché potrò salirò su un aereo per attraversare i confini e gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Le esperienze più preziose, le emozioni più forti e profonde che serbo nel mio cuore le ho esperite in Namibia, Sudafrica, Maldive, Iran ed Israele, cui dedicherò degli articoli successivamente.

Ogni viaggio è un percorso che, nel mio caso nasce dall’anima perché ho bisogno di arricchirla e torna all’anima perché la deterge, la rinnova e la nutre di immenso amore.

Ora ditemi se questa non è bellezza.

Ecco da chi tutto ebbe inizio

Ritratto di una famiglia felice.

I miei genitori. Sono loro che mi hanno amato fin da quando mi misero al mondo, e credo ancora prima.

Mamma Luciana e Papà Carlo sono gli artefici, coloro che mi hanno forgiato grazie al loro amore, pazienza, saggezza, cura, dedizione, sacrifici e talvolta anche sbagli.

La loro bellezza non è solo fisica: dietro agli occhi verdi di papà (che vorrei avere anche io ) e la voce di mamma (canta benissimo Mina) c’è un cuore , un amore immenso. Non posso che essere grato alla vita per avermi regalato dei genitori così.

Non mi hanno mai fatto sentire solo, anche quando mio papà arrivava tardi dal lavoro perché da buon self made man ha sempre lavorato tantissimo, oppure quando mamma un po’ pigra e poco amante della cucina non sempre mi faceva trovare un pranzo luculliano.

Poco importa.

Mi hanno insegnato il rispetto, la dedizione al lavoro, l’ordine, la pulizia, l’umiltà, il bisogno del confronto, la voglia di scoprire il mondo e la cultura.

Credo che ognuno di noi sia per gran parte il prodotto dei genitori, e credo di poter affermare che loro abbiano creato un discreto prodotto. Le lacune ed i difetti sono miei, i pregi sono merito loro.

Papà e mamma ci sono sempre, in qualsiasi momento anche di notte oppure la mattina presto; sono sempre stati pronti ad aiutarmi sia moralmente che economicamente.

Mi rendo conto di essere stato tanto fortunato ad avere loro come genitori e mi sento molto responsabile perché non posso tradire il loro esempio, non posso lavorare male – mio padre non se lo perdonerebbe mai – e non posso fare le orecchie alla pagina quando scrivo – mia mamma ne avrebbe a male e la strapperebbe per farmela riscrivere.

I miei genitori sono unici, proprio come lo sono per voi i vostri, non vi pare dunque una straordinaria bellezza?

Perché questo blog?

Sono un inguaribile ottimista ed amo la vita in modo quasi bulimico. Non credo che queste siano delle qualità di poco conto e quindi devo innanzi tutto ringraziare i miei genitori per avermi messo al mondo e regalato tanta gioia di vivere.

Onestamente non ricordo quando iniziai ad essere un entusiasta della vita, ma so per certo che molti dei miei followers di Instagram o Faceboook mi riconoscono il fatto che io riesca a vedere la bellezza in ogni azione quotidiana e soprattutto la sappia tradurre con parole, foto, viaggi, gioia e sorrisi.

Le persone trovano piacevole trascorrere del tempo con me e, giuro non mi sto vantando, questa è la verità.

Quando scatto una foto, incontro una persona, preparo la tavola, mi vesto oppure faccio una riunione, cerco sempre la bellezza degli altri, delle cose e degli instanti. E la trovo. Come ci riesco? Non lo so.

Sono stato spinto a scrivere questo blog dal mio compagno Davide, un ragazzo di 29 anni che nonostante i miei innumerevoli difetti ha deciso di amarmi e di stare non me. Non vi sembra già un bel motivo per essere felici?

Ieri Davide mi ha detto: “Apri un blog, potrai raccontare la tua esperienza con la bellezza, il tuo amore per i viaggi, oppure esprimere il tuo parere su un buon ristorante o molto più semplicemente raccontare la tua esperienza in un negozio che hai particolarmente apprezzato”.

Ed eccomi qui davanti a voi, in modo molto semplice: la bellezza è anche questo condividerla con voi.

Ad maiora.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: